Corso Nazionale ANTE 2025
XXXII Corso Nazionale ANTE - Dialisi e Tecnologia
“ Nuove Opportunità per Vecchi Avversari”
28-29-30 Aprile 2025 Sala Congressi Hotel CORALLO
Viale Antonio Gramsci, 113, 47838 Riccione RN
Accreditato ECM
MEDICO CHIRURGO: ANESTESIA E RIANIMAZIONE; NEFROLOGIA;
Razionale
La Malattia Renale Cronica è un importante problema di salute globale e contribuisce in modo significativo alla morbilità, mortalità e ai costi dei vari sistemi sanitari. La prevalenza media globale di insufficienza renale trattata con terapia sostitutiva continua ad aumentare e le stime più recenti la collocano a 823 per milione di abitanti. Questa cifra riflette sia l'incidenza crescente di insufficienza renale in tutto il mondo sia i graduali miglioramenti nella sopravvivenza dei pazienti.
Nel nostro Paese vi sono oltre quattro milioni di pazienti affetti da Malattia Renale Cronica e circa 100.000 di questi hanno raggiunto un livello di gravità tale da richiedere il ricorso a terapie salvavita: 50.000 sono in dialisi e altrettanti sono portatori di trapianto di rene. Oltre ad importanti ripercussioni personali e sociali, la dialisi ed il trapianto hanno un impatto molto pesante sulle risorse che il Sistema Sanitario del nostro paese destina a queste due impegnative terapie. Il costo diretto annuo del trattamento di un paziente in dialisi è stimato da un minimo di € 30.000 per la dialisi peritoneale fino a un massimo di € 50.000 per l’emodialisi. Anche il trapianto renale ha costi molto elevati. A questi costi diretti, sanitari e non sanitari, devono essere sommati altrettanto onerosi costi indiretti. Quali quelli dell’assistenza ai pazienti con malattia renale avanzata e non ancora in dialisi. Sulla base di questi dati è stato calcolato che la possibilità di ritardare di almeno 5 anni la progressione del danno renale per il 10% dei pazienti che si trovano in uno stadio moderato-grave, procrastinando, sempre di 5 anni, l’inizio della dialisi, permetterebbe al nostro Servizio Sanitario di risparmiare centinaia di milioni di euro all’anno, da investire in attività di prevenzione e diagnosi precoce.
Negli ultimi anni, tuttavia, sono disponibili o si profilano all’orizzonte nuove efficaci terapie, in grado di rallentare significativamente la progressione della malattia renale e ridurre le sue complicanze specialmente nei soggetti ad alto rischio di svilupparla (diabetici, ipertesi, cardiopatici ed obesi, in primis). Gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio-2 (SGLT2) così come gli agonisti del recettore GLP-1 e antagonisti dell'aldosterone rappresentano nuova classe di farmaci per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, dell’obesità e dello scompenso cardiaco che si sono dimostrati estremamente efficaci rallentando la progressione della malattia renale cronica anche nei pazienti non diabetici e con proteinuria.
Anche le terapie sostitutive hanno registrato l’arrivo di nuovi dispositivi medici in grado di migliorare il trattamento dei pazienti affetti da queste gravi comorbidità sia nei pazienti acuti sia nei pazienti cronici. In questa ottica, il progresso tecnologico e le nuove opportunità offerte dalle reti informatiche la rendono quanto mai indispensabile una presenza di una componente tecnica qualificata, affiancata a quella clinico-assistenziale di pertinenza medico-infermieristica, capaci di compensare almeno in parte le innegabili difficoltà in cui versa la Nefrologia in Italia in questo inizio di terzo millennio.
In base alle considerazioni sopra descritte, il corso nazionale ANTE 2025 sarà articolato su 3 giorni nei quali verrà affrontati i vecchi avversari della malattia renale cronica alla luce delle nuove opportunità offerte dalla farmacologia e dalla tecnologia negli ultimi anni. Il Corso prevederà inoltre sessioni teorico pratiche dedicate agli accessi vascolari, all’emodialisi cronica e domiciliare, ai trattamenti acuti nelle Terapie Intensive ed all’aferesi.
Anche quest’anno è nostra convinzione che il Corso nazionale ANTE 2025 possa offrire alle diverse figure professionali coinvolte un momento di aggiornamento nei campi della farmacologia e vari aspetti tecnologici nei diversi ambiti dialitici che possa influire positivamente su prevenzione, diagnosi precoce e terapia della malattia renale cronica, oltre ad impattare favorevolmente su pazienti, familiari, caregiver, operatori sanitari e comunità medico-scientifica, con uno sguardo rivolto alla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.
Il Direttore Scientifico
Massimiliano Migliori
Il Tecnico di Emodialisi
Il tecnico di emodialisi
Inquadramento generale
Il decreto n. 2002-1198 del 23 settembre 2002, relativo alle condizioni tecniche di esercizio delle strutture sanitarie che trattano l'insufficienza renale cronica mediante depurazione extrarenale, ha previsto all'articolo D.712.127 - ALLEGATO n. 3 la seguente disposizione:
"Ogni struttura sanitaria autorizzata deve disporre, da sola o per contratto, di uno o più tecnici formati all'uso e alla manutenzione dei monitor di emodialisi e dei sistemi di trattamento delle acque, in grado di intervenire in qualsiasi momento durante il periodo di apertura della struttura"
I tecnici sono entrati in reparto dialisi fin dalla nascita della terapia dialitica in quanto si avvisava una necessità di una figura tecnica per ovviare i guasti tecnici molto numerosi.
In un primo tempo il tecnico era considerato essenziale.
Al fine di garantire la conformità al decreto n. 2002-1198 del 23 settembre 2002 nascono i Tecnici di Emodialisi in forma semiufficiale.
Il Tecnico di Emodialisi è un Collaboratore tecnico altamente specializzato nella gestione e risoluzione di problematiche legate alla conduzione, controllo e manutenzione preventiva di apparecchiature biomedicali associate alla dialisioltre abilance, pompe a siringa, elettrocardiografi ECG e in generale dispositivi medici di classe II, II A, II B e III utilizzati nei centri di dialisi, inclusa la verifica con declinazione giornaliera, settimanale, semestrale, annualedelle condizioni di produzione di acqua e soluzioni specifiche per i trattamenti di dialisi, dialisi extracorporea e peritoneale.
Impiegato presso ospedali, cliniche e centri di dialisi sotto la responsabilità del Direttore di struttura complessa di Nefrologia, lavora su varietà di turni e orari e copre le 24 ore con turni di reperibilità per quanto riguarda il controllo degli impianti di trattamento acqua.